lunedì 20 maggio 2013

Il valore del valore

L'altro giorno, mentre prendevo un caffè aspettando di iniziare a lavorare, mi sono messo a chiacchierare con due ragazzi che non avevo mai visto (non sono un maniaco, faccio l'istruttore in palestra ndr.), e dopo qualche minuto scopro che anche loro vanno in moto, mi dicono che fanno  qualche uscita in pista e che comunque amano le sportive e le emozioni che la velocità comporta, io gli rispondo dicendo che io al contrario sono per un utilizzo più turistico-stradale e che faccio molti km l'anno, e che quindi ho esigenze diverse.

Al che uno dei due mi chiede che moto possiedo, e alla mia risposta l'altro fa: 

"Ah, gran moto, ma quando la rivendi come fai? Non ha mercato!"

Alla domanda ho risposto dicendo che, visto che la moto va da Dio, non vedo il motivo di venderla, mentre ho commentato l'esclamazione dicendo che tanto quando la venderò avrà così tanti km che non varrà molto comunque; i due ci sono rimasti un pò male, come se non si aspettassero quella risposta, io li ho salutati e sono andato a cambiarmi, però questa piccola discussione mi ha dato lo spunto per questo post.

Io (ma è una mia opinione) non potrei mai comperare una moto pensando al valore che avrà quando la rivenderò, perchè questo pensiero mi impedirebbe di godermela al meglio e secondo le mie esigenze, e rimarrei ingessato pensando a non cadere, non fare troppi km, non personalizzarla troppo, o comunque a non fare tutte quelle cose che potrebbero inficiarne il valore futuro (che sarebbe comunque sempre troppo basso), mentre io la moto l'ho comprata proprio per godere al meglio di lei e del mio tempo libero.

Inoltre tutte queste paranoie si ripercuoterebbero sul modello da scegliere al momento dell'acquisto, perchè parliamoci chiaro, da qualche anno a questa parte i modelli che tirano sono quattro o cinque, quindi dovrei prendere una moto che magari non mi piace, perchè almeno tra due anni (se avrò fatto pochi km) potrò rivenderla a un buon prezzo per comprarne un'altra che non mi piace e con cui farò altrettanti pochi km e così via all'infinito; non mi sembra molto logico.

Ho comperato la mia moto perchè appena ci sono salito sopra mi sono sentito a casa, ci ho speso soldi in modifiche e migliorie perchè quando la guido deve essere un'estensione della mia persona e devo sentirla come tale, la terrò fino alla morte (sua speriamo) perchè se una cosa funziona e anche bene, non vedo il motivo per cambiarla (chiaramente il discorso non vale se avete un sacco di soldi, in quel caso fate benissimo a cambiarle ogni sei mesi o a collezionarle, lo farei anche io), non penso a quando la rivenderò perchè nessuna valutazione mi sembrerebbe adeguata.

Voi invece, che ne pensate?

Che moto avete?

L'avete presa nuova o usata?

Quanto la tenete in media?

Quanti km fate in un anno?

Quanto tempo e soldi spendete in modifiche e migliorie?

Quali sono le caratteristiche che cercate sempre in una moto?

Ma soprattutto, con quale spirito l'avete presa, usarla un paio d'anni e poi rivenderla prima che sia troppo tardi, o renderla la vostra compagna di viaggio per molti anni a venire?

Rispondete se vi fa piacere, ogni risposta mi darà e vi darà un punto di vista nuovo e diverso, con cui potremo essere in accordo o in disaccordo, ma che amplierà comunque il nostro ventaglio di esperienze, che secondo me è sempre una cosa importante e positiva.

Alla prossima.

Lamps.











3 commenti:

  1. Con quale spirito si compra una moto? Nessuno. E' lei che sceglie te.
    Quanto la tieni dipende da molte cose, ma sicuramente la tieni finchè una nuova scimmia non bussa alla tua anima e tu, cieco e sordo, la segui senza indugiare nemmeno per un minuto.
    Fabio

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