martedì 16 luglio 2013

L'abito non fa il.... pilota

Ciao a tutti.

Come è andato il we?
Tutto bene?
Siete andati in moto e vi siete divertiti?

Spero di si, perchè questo mese di luglio si sta rivelando davvero gustoso da passare in moto e vi auguro vivamente di riuscire a viverlo in sella il più possibile.

Oggi vi voglio parlare di abbigliamento da moto, ma tranquilli, non sono qui a vendervi questo o quel capo di abbigliamento tecnico o ad illuminarvi sulle ultime tendenze in fatto di giacche, pantaloni con protezioni, guanti e stivali; ma solo a condividere con voi usi e costumi degli italici centauri; e mi piacerebbe come al solito che voi mi faceste sapere il vostro punto di vista, perchè lo scambio è sempre costruttivo.

In realtà volevo parlarvi della MotoGP e di quanto accaduto in Germania lo scorso weekend, ma credo che l'argomento sia già stato ampiamente sviscerato da chiunque abbia una connessione ad internet, una tastiera e dieci dita, quindi io vi risparmierò il mio punto di vista e mi limiterò a parlare di amenità; argomento su cui sono molto ferrato.

Lo spunto di questo post mi è venuto domenica pomeriggio mentre attraversavo la strada a piedi per andare a prendermi un gelato, arrivato davanti al bar mi sono accorto che ci saranno state almeno una trentina di motociclette e scooteroni di tutte le fogge e cilindrate parcheggiati fuori dalla veranda, e che i proprietari di quei mezzi offrivano un campionario di indumenti davvero vario e completo; anche troppo.

Infatti si andava dal signore sulla cinquantina vestito di pelle e borchie a cavallo di una Harley che solo di cromature sarà costata come un monolocale, passando per il ragazzotto con la sportivona infilato a forza in una tuta di pelle coloratissima che manco un supereroe della Marvel, con stivali tecnicissimi e guanti pure, fino ad arrivare allo scooterista trendy in jeans firmati, giacca tecnica ma fashion, casco modulare a doppia omologazione e occhiali da sole fichissimi (e provate a indovinare lo scooter?).
Ma non mancava nemmeno il Biemmevuista di turno, che sembra partire per la transiberiana pure quando va in ufficio, ne lo scanzonato, ovvero il soggetto che guida moto vecchiotte ma non vecchissime, che è impermeabile alle mode e che esce in moto vestito come quando va a passeggio il sabato pomeriggio, che tanto se cadi la roba tecnica mica ti salva il collo (esistono e c'ho le prove, giuro!!!).

Ok, so cosa state pensando, che abbia forzato la mano sui dettagli per piegare la situazione ai miei bisogni narrativi, se così si può dire.

Ma vi giuro che non è così, solo che domenica, per la prima volta e assolutamente per caso, mi sono soffermato a guardare quel gruppo eterogeneo di persone, almeno una trentina, che si prendevano un caffè o una coca insieme, chiacchierando del più e del meno prima di ridividersi in gruppi più piccoli e riprendere la propria strada; e ho notato come ognuno di loro fosse diverso dagli altri nell'abbigliamento, così come lo era stato nella scelta del proprio mezzo.

Personalmente sono un appassionato della funzionalità, e questo mio tratto caratteriale si riflette tanto sulla scelta della moto quanto in quella dell'abbigliamento.
I miei capi d'abbigliamento tecnico sono stati scelti tutti in base al loro utilizzo, e uso ancora la prima giacca da moto invernale che comprai insieme alla mia prima moto, 5 anni fa; oddio ormai inizia a mostrare il fianco, ma è molto comoda e ci sono affezionato, quindi un altro inverno glielo concedo va...
A quella prima giacca, con il tempo e con l'esperienza maturata sul campo, ho affiancato altri elementi come: giacca estiva e pantaloni con protezione leggeri, un paio di guanti invernali impermeabili  e uno in tessuto per la bella stagione, pantaloni imbottiti e caldissimi da mettere sopra a quelli estivi per l'inverno e un pantalone antipioggia per le emergenze, un paio di ottimi anfibi come calzature (mi piacciono perchè sono comodi quando guido e mi permettono di fare quattro passi se ci fermiamo a vedere qualcosa),un para schiena medio e per finire un completo calzamaglia tecnico e traspirante che uso estate e inverno e che considero indispensabile durante i miei giri.
E il mio sotto casco con il teschio disegnato, regalo della mia fidanzata e portafortuna ufficiale, of course.

Poi ci sarebbe l lista delle cose che ho comperato credendole indispensabili, e che stanno prendendo polvere dentro al mio armadio da anni (e voi non dite di non averle, non ci credo): come la protezione lombare con le stecche in plastica che mi si infilavano dentro la schiena e a fine giornata sembrava che mi avessero frustato, oppure gli scaldamani per la presa accendi sigari, che come provi a muoverti strappi via tutto; ma la cosa peggiore è il Gaucho della Tucano Urbano, oggetto utilissimo in inverno, ma che è in grado di trasformare qualsiasi motociclista in un peones messicano in sella al suo mulo, l'ho montato una volta, poi ho pensato che un pò di freddo è un prezzo accettabile in cambio della dignità...

Come avrete capito sono un motociclista abbastanza pragmatico, mi piace essere pronto (quasi) per ogni evenienza senza sforare nel paranoico, ma anche senza correre rischi inutili.

E voi invece?

Come vi vestite?

Siete sempre attenti alla moda o la vostra giacca ha più toppe che stoffa?

Siete maniaci del controllo o vivete le uscite come vengono?

Come sempre fatemi sapere, e se avete qualche consiglio da darmi e da dare a chi legge fate pure, che qua siamo fra amici.

Lamps



3 commenti:

  1. dipende da dove vado e cosa devo fare!

    se vado in montagna a farmi due curve in una mezza giornata uso la tuta con le varie protezioni.
    se devo farmi una giornata intera con gli amici mangiando fuori, metto sempre roba tecnica ma più turistica per una maggior comodità ma rimanendo protetto.
    se vado al bar vicino casa, uso l'abbigliamento normale andando molto piano.

    RispondiElimina
  2. quindi sei uno che si adatta alle situazioni!! Io invece cerco sempre l'abbigliamento più indicato per fare un pò tutto...

    RispondiElimina