martedì 25 giugno 2013

Monte Peglia e lago di Corbara

Ciao a tutti.

Dopo il viaggio della speranza raccontato la volta scorsa, sono qui oggi per il report di un giretto niente male che mi sono concesso sabato mattina.

Sarebbe stata una lunga giornata, quella di sabato 22 giugno 2013, perchè dopo una settimana di duro lavoro avrei dovuto affrontare, nel pomeriggio, un matrimonio con cena annessa.

Ovviamente ero molto felice del fatto che i miei amici si sposassero, e che mi avessero incluso nella lista delle persone che avrebbero voluto avere vicino nel loro giorno più bello, ma l'idea di vestirmi di tutto punto, con giacca e cravatta annesse, e di affrontare i 30°c abbondanti del week end appena passato un pochino mi preoccupava.

La mattina di sabato avevo deciso di concedermi un giro solitario in moto, al fine di rilassarmi e regalarmi un pò di tempo in sella alla mia lady di ferro, avevo quindi regolato la sveglia alle 6:45, ma grazie al caldo alle 6:20 ero già in piedi con una tazza di latte e caffè in mano; dopo essermi vestito con calma ed essere andato a fare il pieno, ero pronto per partire alle 7:00 in punto.


Era parecchio tempo che non percorrevo il monte Peglia, così decisi di affrontarlo costruendo l'itinerario che preferisco dei tanti possibili (per chi non fosse pratico della zona, il monte Peglia, detto anche "millecurve" o "università della moto"è un percorso motociclistico che si presta a molteplici interpretazioni, consentendo molte varianti sia di impegno che di lunghezza del percorso).

Dopo essermi incamminato lungo la Pievaiola, in direzione Città della Pieve e aver scaldato bene le gomme, sono uscito a Fontignano e, di lì a pochi metri, ho gitato a sinistra in direzione Marsciano; questo primo tratto di una trentina di km è caratterizzato da un asfalto non proprio perfetto e da un misto medio ottimo per sgranchirsi un pò in attesa del divertimento vero, e quando posso cerco sempre di percorrerlo.

Arrivato a Marsciano ho iniziato a seguire le indicazioni per San Venanzo, paese che alcuni credono sarà l'epicentro della fine del mondo (pure a Mistero l'hanno detto, quindi sarà vero...), ma che per ora si caratterizza per un bel panorama e delle splendide curve con un buon asfalto






Da San Venanzo ho continuato a salire lungo un tratto di misto stretto caratterizzato da un asfalto in condizioni piuttosto scarse che richiede molta attenzione; quindi niente piegoni, ma un paesaggio decisamente appagante.


Continuando a salire sono arrivato a Ospedaletto, che ci ricorda che stiamo salendo.


Da qui fino alla sosta colazione tutta goduria, un misto veloce stupendo e un asfalto discreto mi hanno accompagnato fino a Prodo, paesino in cima al monte dove si trova un bar che è il punto d'incontro di tutti noi centauri durante i weekend; unico neo, l'asfalto a volte risulta un pò sporco di terriccio.


Arrivato a Prodo verso le 8:00, mi sono fermato a fare colazione, ho chiamato la mia fidanzata e mi sono goduto un pò la pace e il panorama, a quell'ora infatti non c'erano altri motociclisti (mi sa che la gente normale ha altri ritmi, ma vabbè), e dopo aver fatto una fotina alla piccola mi sono rimesso in marcia verso Orvieto.

Questo tratto di strada copre una quindicina di km di curve in discesa molto guidabili e con un buon asfalto.

Giunto a Orvieto ho girato a sinistra verso il Lago di Corbara, e il mio sorriso ha iniziato ad allargarsi...
Si perchè la strada che costeggia il lago è un misto veloce stupendo, con un asfalto tutto sommato buono e che consente di godere appieno del mezzo, ed è la classica strada che ti permette di tirare il collo al mezzo oppure di passeggiare godendosi il paesaggio.

Io ho fatto un pò di entrambi, ma solo per voi...





Andando verso Todi poi ho deciso di rifare il Peglia al contrario, quindi ho seguito l'uscita per Colonnetta e ho iniziato a risalire la montagna dal lato opposto a quello fatto all'andata, ovvero un misto stretto - veloce in salita con un asfalto così così, che però è comunque una goduria da percorrere.

Arrivato di nuovo al bar in cima al monte (erano ormai le 9:45), ho fatto la seconda colazione chiacchierando con alcuni dei motociclisti che intanto avevano iniziato a fare i loro giretti, e verso le 10:00 mi sono rimesso in marcia, rifacendo il primo tratto che vi ho descritto, ma al contrario; e fermandomi a fotografare le antenne della RAI, che qui mise i suoi primissimi ripetitori per far arrivare il suo segnale al centro Italia.






Quindi, dopo essere arrivato di nuovo a Marsciano sono rientrato a Perugia e da lì a casa verso le 11:00, e dopo una doccia e un pò di riposo mi sono di nuovo vestito con calma, ma stavolta per il matrimonio; e allacciato la camicia, annodato la cravatta e messo la giacca (che non avrei più tolto per 7 ore), sono salito in auto per andare a prendere la mia fidanzata, già stanco ma decisamente soddisfatto....

Il matrimonio comunque è andato benone.

Lamps

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